STATI
UNITI... NELL'ADORAZIONE
Grazie ad artisti come Michael
W. Smith e Kirk Franklin,
la "Worship Music", musica di lode e di adorazione,
esplode in popolarità, riunendo credenti di ogni razza
e nazione.
di
Bob Liparulo
trad. di Giovanni Cappellini
Su
una collina con vista su Nashville, nel Tennessee, è posta
quella che una volta era una chiesa suggestiva, caratterizzata
da guglie, progettata per attirare gli sguardi e i pensieri verso
il cielo. Ora, restaurata in stile gotico, l'edificio ospita un
bar e un music club. Tuttavia per una sera, non troppo tempo fa,
è diventata di nuovo una chiesa, quando il gruppo dei Sonic
Flood l'ha riempita di musica d'adorazione. Le persone che assistevano
al concerto alternavano momenti di lode a voce alta e mani tese
a preghiere a capo chino.
Un
ragazzo sulla ventina con capelli a punta, corredato di metallo
su orecchie, naso e sopracciglia si è alzato, ha guardato
verso il pubblico eterogeneo per età e personalità
e ha confessato: "La musica mi ha riportato indietro",
intendendo ovviamente a quando andava in chiesa da piccolo insieme
ai suoi genitori. "Voglio tornare a frequentare i culti e
a pregare il Signore".
Ecco
cosa può accadere ascoltando la musica d'adorazione. Può
aiutare a rivolgersi a Dio, ad accostarsi a Lui.
"Non
è mai capitato di vedere così tanta gente ascoltare
e partecipare attivamente", afferma Jeff Deyo, leader del
gruppo dei Sonicflood "È di grande benedizione vedere
l'opera di Dio attraverso la musica in questi giorni."
E'
ovvio che il popolo di Dio ha sempre cantato le Sue lodi. Il Salmo
100 ci esorta in questi termini "Servite l'Eterno con gioia,
venite al suo cospetto con canti!" (vers. Luzzi). Martin
Lutero, oltre ad avviare la Riforma protestante, ha scritto l'inno
trionfante "Forte Rocca è il nostro Dio". La
maggior parte della produzione musicale di Johann Sebastian Bach
era destinata all'esecuzione in chiesa. E non è un caso
che la Nona Sinfonia di Beethoven e l'inno "Joyful, Joyful
We Adore Thee" condividono la melodia. Poi negli anni '60
lo stile di adorazione degli ex-hippie che facevano parte del
movimento "Jesus People" diede origine a ciò
che poi avrebbe preso forma come Musica Cristiana Contemporanea
(CCM).
"Quello
che vediamo oggi è un ritorno alla musica di lode e di
adorazione", aggiunge Mac Powell, voce del gruppo dei Third
Day. Nel 2000, dopo dieci anni di carriera, i Third Day hanno
pubblicato Offerings, il loro primo disco di canti di adorazione.
"Lo abbiamo fatto per rendere la gloria a Dio, per ringraziarLo
di tutto ciò che ha fatto per noi. Così vendere
la metà del solito ci avrebbe comunque reso felici".
E invece è diventato l'album dei Third Day più venduto:
un milione di copie!
Michael
W. Smith era già uno dei cantanti cristiani più
noti, ma il suo più grande successo lo ha avuto con Worship,
due anni fa (un milione di copie in nove mesi, senza contare il
seguito del 2002, Worship again). "Un successo tanto sorprendente
quanto gratificante", assicura Smith. "Ho condotto il
canto in chiesa per vent'anni, ma ho sempre inciso dischi di musica
contemporanea. Alla fine ho rilasciato un album con la musica
più vicina al mio cuore, ed è stato un boom!"
E' giusto parlare di un'esplosione della popolarità della
musica d'adorazione, questo non è valso solo per Smith
e per i Third Day. Tale musica sta prosperando, sia che venga
suonata in chiesa, sia che venga incisa su CD. Con l'incredibile
cifra di 5 milioni e 700 mila copie, Songs 4 Worship: Shout to
the Lord prodotto e distribuito dalla Integrity Music e dalla
Time Life Music è il doppio CD più venduto nella
lunga storia di queste etichette. Secondo la Gospel Music Association
(GMA), in ciascuno di questi ultimi due anni, i consumatori hanno
acquistato 50 milioni di dischi cristiani, il doppio rispetto
al 2000. Bisogna distinguere fra i vari generi musicali, tuttavia
quello di adorazione contribuisce al 25%.
Anche
i pastori hanno notato un aumento di interesse nella musica d'adorazione.
L'artista Terry MacAlmon ha reso noto di ricevere sempre più
inviti dalle chiese per condurre il canto e l'adorazione. Le comunità
si stanno allargando e si impegnano come non mai a lodare e adorare
Dio. Le vendite dei suoi album sono passate da decine di migliaia
a centinaia di migliaia di copie.
Ma
non è un fenomeno confinato in America, anzi, secondo il
direttore del marketing della Vineyard Music, Valerie Davis, "E'
un fenomeno globale. Negli ultimi quattro anni, abbiamo iniziato
un'opera in Nuova Zelanda, Sudafrica, Gran Bretagna, Canada e
in altri paesi. Un album che abbiamo appena registrato in turco
sta andando a ruba. Le persone in giro per il mondo hanno fame
di musica d'adorazione."
LA
NOSTRA RISPOSTA ALLA CHIAMATA DI DIO
Ma
da dove viene questo interesse verso la musica d'adorazione? "Viene
da Dio, non c'è dubbio", è quanto asserisce
Stu Garrard, chitarrista del gruppo britannico dei "Delirious?".
Dio chiama le persone a Lui, e noi rispondiamo, chi come appena
convertito, chi come credente maturo. Sentiamo la Sua chiamata,
e rispondiamo, a volte lo facciamo con canti e musica.
Bene,
viene da Dio. Ma perché proprio in questi giorni?
"In
primo luogo, questo accade perché viviamo tempi incerti",
risponde Smith, il cui album uscì, forse non per puro caso,
proprio l'11 settembre 2001, il giorno in cui l'America iniziò
a guardare al cielo. "Quello che è successo ha atterrito
le persone, le quali hanno cercato conforto nelle braccia di Dio.
E' lui che controlla tutto anche quando ci sembra di essere in
pieno caos."
L'ex-presidente
della GMA, Frank Breeden è d'accordo con questa osservazione,
secondo quanto si legge nella rivista di musica cristiana CCM:
"Da quel giorno, le persone con cui parlo, a prescindere
dal loro ceto sociale vogliono sentire il messaggio del Vangelo,
in maniera chiara e forte. Non sono interessate ad ambigui e cortesi
scambi di vedute. Hanno bisogno di qualcosa su cui appoggiarsi
saldamente.
Kirk
Franklin, che con il suo mix di gospel, hip-hop e musica di adorazione
ha realizzato un album, The Rebirth of Kirk Franklin che ha scalato
le classifiche, crede che la gente si sia stancata di una cultura
pop, diventata secondo lui "molto piatta, degradante ed immorale.
L'antidoto a ciò è Dio. La musica gospel e di adorazione
ci aiutano a ripulirci ed a presentarci a Lui."
Un'altra
ragione dietro al crescente numero di adoratori, secondo Garrard,
è "l'ampia diversità di stili di musica d'adorazione.
I classici inni arrangiati all'antica non piacciono a tutti. Così
quando i musicisti hanno iniziato a dare alla musica d'adorazione
un suono più moderno, con ritmiche 8/16 beat e chitarre
elettriche, un'intera generazione di credenti si è detta
'Ecco, questa musica mi fa pensare a Dio. Lo voglio lodare anch'io.'"
David
Crowder, ha poi scoperto che la moderna musica d'adorazione attraeva
chi era sempre andato in chiesa, ma non i giovani che non ci erano
mai andati. "Così quando abbiamo iniziato a comporre
dei nostri canti d'adorazione fin quando non abbiamo scoperto
uno stile alternativo che trovò immediatamente un riscontro
di pubblico". L'album del suo gruppo è diventato il
più venduto nella storia della Sparrow nella categoria
degli artisti al debutto.
Così
oggi abbiamo l'easy-listening (come A deeper faith di John Tesh),
il country (la compilation Amazing grace), urban gospel (Speak
Those Things di Fred Hammond), rock (Offerings dei Third Day),
canti tradizionali (Rock of ages di George Beverly Shea), musica
da coro (Be Glad dei Brooklyn Tabernacle Choir), musica leggera
(Worship God di Rebecca St. James), rock moderno (Adoration dei
Newsboys) e per chi vuole perfino heavy metal (All Else Failed
degli ZAO).
"Ad
ognuno il suo", afferma Bill Gaither, il cui stile ai suoi
tempi sembrava rivoluzionario mentre adesso fa parte dei classici
di sempre. "Le persone per ogni cosa hanno i loro gusti.
La proliferazione di stili musicali è la conseguenza della
proliferazione degli adoratori. L'"incarto", il tipo
di musica, non conta. Ciò che conta è il messaggio,
che è focalizzato su Dio e lo glorifica."
LA
FINE DELLE "GUERRE CIVILI"
Alcune
persone non la vedono così. Secondo costoro lo stile della
musica conta, eccome, specie quando viene suonato nella "loro"
chiesa, e pensano che l'adorazione dev'essere lasciata così
com'è, anche se l'introduzione attirerebbe nuovi adoratori
che altrimenti starebbero alla larga. Certi giornalisti sapientoni
chiamano questa contese fra tradizione e innovazione worship wars,
guerre civili per l'adorazione, e secondo loro intere chiese e
denominazione si divideranno in seguito ad esse.
"L'idea
di guerre per l'adorazione sembra un colossale ossimoro",
esclama Chris Dolson, pastore all'interno della Blackhawk Evangelical
Free Church of Madison, Wisconsin. "Accostare le parole 'adorazione'
e 'guerra' è malvagio, quasi satanico"
Sembra
però che il ricercatore cristiano George Barna abbia scoperto
in realtà che il fenomeno è stato sopravvalutato.
Uno studio del 2002 rivela che solo il 7% delle chiese protestanti
si pone dei problemi nei confronti degli stili musicali. E solo
il 17% dei credenti afferma che lascerebbe la comunità
se sentisse cambiato lo stile musicale. Le chiese infatti sono
riuscite a stemperare le tensioni inserendo nuovi stili musicali
in maniera non brutale oppure dando a ciascun culto il suo stile
musicale.
Quello
che è allarmante, è la ragione della spaccatura.
"Le persone che combattono per sostenere le proprie preferenze
in fatto di musica lo fanno perché non hanno affatto capito
il rapporto tra musica, comunicazione, Dio e adorazione",
spiega Barna. I pastori non fanno che peggiorare il problema quando
pensano di come far piacere alle persone la musica oppure quando
cercano di accontentare tutti offrendo un po' di tutto. Farebbero
meglio invece ad affrontare alle radici questo limitato interesse
e questa incomprensione nei confronti dell'adorazione di un Dio
Santo, che la merita!"
Il
suo studio ha mostrato che mentre i pastori descrivono l'adorazione
come un modo per avvicinarsi a Dio, onorarlo e sperimentare la
sua presenza, chi assiste al culto intende l'adorazione come un'attività
con un beneficio solo personale.
Ma
questi non sono gli adoratori di cui alcuni musicisti rendono
testimonianza. "Vedo le lacrime che rigano i volti,"
racconta Franklin. "Vedo tante mani alzate in segno di lode.
Non c'è dubbio, sono venuti per onorare Dio!"
IL
RUOLO DELLA MUSICA NELL'ADORAZIONE
L'adorazione
in sé, così come l'amore, è difficile da
definire. Viene mostrata nelle Scritture (come Salmo 89:7 e Ebrei
13:15), ma non viene spiegata.
"Per
tante persone, adorare significa cantare durante il culto oppure
ascoltare un CD, ma è molto di più di questo".
A dirlo è il musicista ed autore Michael Card, il cui ultimo
album, A fragile stone, contiene alcuni di quelli che potrebbero
essere definiti canti d'adorazione dell'"uomo che riflette".
Nel
suo libro Jesus Among Other Gods (Gesù in mezzo agli altri
dei), il teologo Ravi Zacharias scrive "L'adorare è
un atteggiamento di una vita che come prima cosa vuole capire
cosa significa amare Dio e riverirlo."
"La
musica è solamente un'espressione di quello che sta accadendo
nel profondo del proprio cuore," dice Ron Kenoly, famoso
cantante di lode ed adorazione. "L'adorazione prima di tutto
è un'attitudine del cuore, poi viene tradotta in canto
e musica."
"E'
uno stile di vita", aggiunge Mac Powell. "Noi tendiamo
a pensare all'adorazione come di una cosa che si fa e che viene
accompagnata con la musica. Ma noi adoriamo in continuazione,
perché siamo figli di Dio. La musica è solo una
parte di ciò, un modo per eliminare lo stress del vivere
di ogni giorno e dedicare la nostra completa attenzione verso
il cielo."
C.S.
Lewis suggerisce, nelle sue riflessioni sui Salmi, che le nostre
temporanee adorazioni devono essere considerate alla stregua di
una preparazione per quando adoreremo insieme il Signore nel cielo:
"Adesso accordiamo gli strumenti. Un'orchestra che si prepara
è una cosa di per sé molto bella, ma solo per coloro
che si immaginano come sarà la sinfonia!"
Con
quest'immagine in mente, considerando ogni adoratore come membro
di un orchestra che suona insieme ad altri per un pubblico composto
solo da Uno, possiamo capire il pensiero di Chris Tomlin, secondo
il quale la musica d'adorazione oltrepassa le barriere interdenominazionali.
"Evangelici classici e pentecostali convivono insieme in
uno stesso locale, ascoltando la stessa musica, adorando il solo
vero Dio. La musica unisce."
La
musica unisce rivolgendo i pensieri di tutti a chi merita, a Dio.
"Ecco qual è la differenza fra la musica d'adorazione
e le altre musiche, compresa la musica cristiana contemporanea.
L'attenzione del pubblico è verso Dio, non verso chi la
esegue. Si muove in verticale, non in orizzontale. Invece di far
salire alla nostra mente pensieri di amicizia ed amore, intesi
come sentimenti umani, ci evoca le caratteristiche di Dio, che
viene lodato per quello che Lui è."
NON
C'È IL RISCHIO CHE DIVENTI UN GIRO D'AFFARI?
L'adorazione
in paradiso sarà perfetta e pura; quaggiù sulla
terra purtroppo non può essere così.
"Avevo
molti scrupoli prima di fare un album di adorazione, più
di quanti ne avessi mai avuti per gli altri", ammette Smith.
"Avevo paura che la gente avrebbe pensato che io ne volessi
approfittare. Ma varie volte mi sono alzato nel cuore della notte
(non mi è accaduto tante altre volte) con una parola di
Dio nel mio cuore 'E' quello che ti dico di fare'. Così
mi sono sentito di farlo."
Nessuno
vuole puntare il dito verso i musicisti che invece se ne approfittano.
Preferiamo credere che hanno dei motivi sacrosanti. Però
viene da pensare: ma come mai così tante case discografiche
all'improvviso si sono messe anche a produrre dischi d'adorazione,
che prima non avevano mai fatto, e così tanti artisti passano,
per esempio, dalla musica rock all'adorazione?
Stu
Garrard è d'accordo: "Lo facciamo per il Signore,
ma il denaro conta. Se le etichette non avessero un ricavo, non
pubblicherebbero dischi religiosi. E' una cosa dura da accettare
visto che parliamo di adorazione, ma è una realtà.
Mi viene da pensare a tutti a musicisti che avevano intenzione
di fare musica d'adorazione già vari anni fa, ma che sono
stati scoraggiati dalle case discografiche o dal mercato. Adesso
possono incidere tale musica senza correre il rischio di scomparire
dalla scena." (Per la cronaca, i "Delirious?" erano
impegnati nella musica d'adorazione anche quando non era così
richiesta, o per meglio dire, quando ancora non rendeva).
Quanto
si possono spingere in là i credenti nello sforzo di trovare
un compromesso tra profitto e ministerio, oppure in quello di
raggiungere con il messaggio sempre più persone? Secondo
il cantautore Steve Camp, una sorta di critico della CCM, il tour
dello scorso autunno Come Together and Worship, che aveva fra
i suoi protagonisti Smith, i Third Day ed il predicatore Max Lucado,
sponsorizzato dalla Chevrolet, ha oltrepassato certi limiti. In
una lettera aperta al settore, Camp scrisse "Per dirla tutta,
in questo momento ci ritroviamo con le persone che pagano per
adorare il Signore". Si è anche interrogato se sia
giusto farsi sponsorizzare da una società secolare come
la Chevrolet per poter portare il messaggio di Dio.
Dall'altra
faccia della medaglia, c'è l'opinione di Chris Tomlin,
il quale si pone dalla parte di chi ascolta: "Dobbiamo evitare
di adorare la musica di adorazione anziché Dio, al quale
la musica è diretta."
Questo
problema non è né nuovo, né insignificante.
Già Agostino scrisse che temeva la musica perché
affascinava più per la sua bellezza intrinseca che per
le parole. La soluzione di Tomlin si può riassumere nei
seguenti termini: "Non importa quanto sia bello un canto,
o quanto esso attragga; dobbiamo ricordarci che lo stiamo facendo
salire verso Dio. Facciamo in modo che la nostra anima salga insieme
ad esso."
Infine,
Bill Gaither espone un problema che non è un vero e proprio
problema: "Alcune persone credono che se un canto è
nuovo e suona in maniera differente da quelli ai quali sono abituati,
allora non è buono o non può glorificare Dio. Ci
sono in giro un sacco di cose sulle quali ci sarebbe molto da
dire, ma fra queste non c'è necessariamente questa "nuova"
adorazione". Noi dobbiamo creare la base della nostra adorazione
a partire da tutti i canti che abbiamo a disposizione, compresi
quelli scritti il giorno prima e quelli che invece hanno secoli
alle spalle, basandoci sulla loro profondità e sulla loro
capacità di elevare il nostro spirito.
UNA
MODA CHE NON PASSERà MAI DI MODA
Alla
fine di ogni giornata, "un sacco di persone che adorano il
Signore con la musica che aiuta il loro Spirito a librarsi in
volo", dice ancora Kirk Franklin. "Anche se dietro ad
alcuni canti ci sono dei presupposti scorretti, Dio sa trasformare
il male in bene. Ed io vi garantisco che per ogni persona doppia
che fa commercio, ce ne sono altre cento che hanno un cuore puro
per il Signore."
Persone
come Twila Paris, che ha composto dei pezzi importanti, come "He
is Exalted" (Egli è esaltato) e We Will Glorify. "Io
prego che Dio, in una maniera più potente che mai, ci guidi
verso una vera adorazione", afferma la Paris. "E che
noi possiamo gustare la Sua presenza e la Sua potenza, e che la
Sua volontà possa essere compiuta in noi."
Tutto
questo, dopo tutto, gira attorno all'adorazione. E senza badare
troppo al tempo, al ritmo o al volume, è quello che il
Signore sta cercando. Gesù dice, "Ma l'ora viene,
anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno
il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca
tali adoratori" (Gv 4:23).
E
la musica che accompagna le nostre lodi potrà aprire una
via nel cuore di coloro che amano Dio, come quello che ha ricominciato
a battere in quel bar, una volta chiesa, di Nashville. Come quello
che ha ricominciato a pulsare nel petto di quel ragazzo con i
capelli appuntiti che ha sentito il richiamo della fede che aveva
abbandonato.
Il
fatto che alcuni giornalisti abbiano definito questo ritorno alla
musica d'adorazione nei termini di una moda passeggera non preoccupa
persone come il famoso direttore di canto e artista Matt Redman,
che dice: "Se devo essere sincero, questa cosa la trovo un
po' buffa. Se è una moda, allora si deve trattare dell'unica
moda che resisterà per sempre! L'adorazione c'è
sempre, in tutti i tempi e per l'eternità.
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DIRETTORI DI CANTO
Rischiando
di irritare una qualche minoranza, vi proponiamo una breve lista
di persone che hanno avuto nella musica una parte di ministerio
e che hanno saputo dare un'innovazione (Edward Gilbreath)
Il
Re Davide
E' il compositore di alcuni dei più grandi canti di lode
di tutti i tempi (dato anche che i suoi salmi fanno parte delle
Scritture). Era un uomo secondo il cuore di Dio e non aveva paura
di alzare le proprie mani o di danzare a tutta forza davanti a
Dio.
Charles
Wesley
Quando non era impegnato alla testa del movimento metodista insieme
al fratello maggiore John, ha trovato il tempo per scrivere 8.989
inni, come "And can it be" (Che grande amor), "O
for a Thousand Tongues to Sing", e così via.
Fanny
Crosby
Anche se era cieca fin dall'infanzia, ciò nonostante aveva
una prolifica visione spirituale. "To God Be the Glory",
"Blessed Assurance" (Gloria Alleluia, Meco è
Gesù), più altri 8.000 circa che sono il cardine
di quasiasi innario.
Bill
& Gloria Gaither
"Because He Lives" e "There's Something About That
Name" sono solo due fra i classici canti di questo influente
duo di Southern Gospel.
Andraé
Crouch
Con un mix di gospel, R&B e rock ha benedetto una generazione
di credenti. Canti come "My Tribute", "Bless the
Lord", e "The Blood Will Never Lose Its Power"
sono diventati degli standard.
Keith
Green
Prima della sua morte (1982), è stato un personaggio chiave
del Jesus Movement degli anni '70. E' stato colui che ha dato
una forma definitiva alla musica cristiana contemporanea anche
grazie a "There is a Redeemer" e "Your Love Broke
Through".
Don
Moen
Ha dato un valido contributo per il suono dell'adorazione moderna,
sia come direttore del canto che come autore, ma anche come personaggio
di spicco alla Integrity music.
Delirious?
A questo gruppo inglese viene universalmente riconosciuto il merito
di aver dato il via all'adorazione in musica moderna. Il loro
famoso canto "I can sing of your love forever" è
già un classico.
Darlene
Zchech
Conosciuta a livello internazionale grazie alla plurinomata "Shout
to the Lord" (Gridiam di gioia) e per il suo ruolo di conduttrice
del canto alla Hillsong Church di Sidney, in Australia (12.000
membri)
Fred
Hammond
Musicista di talento, produttore e direttore del coro Radical
for Christ. Ha saputo trasformare la musica gospel riscoprendo
una vera adorazione
Marcos
Witt
E' uno dei più importanti ministri dell'adorazione, operante
nell'America Latina e nelle chiese ispaniche degli Stati Uniti.
Come musicista e insegnante biblico, ha aiutato migliaia di persone
ad avvicinarsi a Dio
Rich
Mullins
Nel 1997 il Signore ha chiamato a sé, in una tragica morte,
uno dei più onesti poeti della Chiesa, ma a testimonianza
della sua produzione rimangono inni come "Sing Your Praise
to the Lord" e, naturalmente, "Awesome God"
Twila
Paris
Una scrittrice di inni dei nostri tempi, che ha posto la sua firma
su più di 200 canti, cantati dalle chiese di tutto il mondo.
Brooklyn
Tabernacle Choir
Fin dai primi anni '80, questo coro a 275 voci è di benedizione
per i membri di una delle chiese più conosciute. Vincitore
di Grammy, dedito alla lode.
[Copyright
July/August 2003 by Bob Liparulo. Pubblicato da Christian Reader.
Tradotto e ripubblicato, dietro permesso esplicito, da G. Cappellini]
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