LA
MUSICA IN CHIESA
La
musica non è:
Un
modo di raggruppare la gente prima del culto, cosi smettono di
chiacchierare.
Uno
stacco fra una testimonianza troppo lunga e un sermone
Un
modo per sgranchirsi le gambe e le braccia dopo una predica noiosa
Un
modo per far divertire i giovani, che altrimenti, cosa ci vengono
a fare in chiesa?
La
musica è:
Un
linguaggio che Dio ha scelto ed incoraggia, per comunicare con
il cuore dell'uomo; vedi i Salmi 33:1, 92:1, 147:1 e, soprattutto,
il Salmo 22:3, dove dice che Dio inabita le lodi del Suo popolo.
Per chi avesse dubbi che la parola "lode" non implichi la musica,
si fa notare che la parola tehillal usata nel 33, 147 e 22, vuol
dire "salmo, o canto di lode", e quella usata nel 92, zamar, è
il verbo "dare lode, o cantare lodi"
Un
linguaggio che parla a tutte e tre le sfere umane: corpo, anima
e spirito. Guardacaso, anche la musica viene suddivisa spesso
in ritmo, melodia ed armonia;
Un
linguaggio di carattere profetico, perchè ha la capacità, come
la profezia (I°Cor.14:3), di "edificare, esortare e consolare"
; non a caso Asaf, Jeduthun ed Heman erano profeti, chiamati anche
i "veggenti del re", ed erano i tre responsabili designati da
Davide per tutto ciò che riguardava la lode nel tempio (I°Cronache
15:16 e seguenti); edificare, perchè nella musica c'è un ruolo
di insegnamento, che ad esempio seppe usare molto bene Lutero,
nei primi anni della Riforma, o che vediamo nei testi dei Gospel,
che erano vere e proprie predicazioni cantate per un popolo che
non sapeva leggere; esortare, quando nel testo c'è un chiaro riferimento
ad andare avanti nelle battaglie spirituali e nelle prove; consolare,
quando un canto sa curare le ferite del cuore usando la Parola
di Dio (quindi non stiamo parlando solo di musica, ma di musica
connessa strettamente ad un testo: la musica "usa la parola" come
Dio "usa la Parola" per creare e per salvare); un buon gruppo
di lode porta la congregazione da qualche parte, cioè ubbidisce
a "ciò che lo Spirito dice alla Chiesa" (Apoc. 3:6).
Un
linguaggio di carattere divino, perchè la musica era già con Dio
quando Lui creava l'universo (Giobbe 38:7), nel tempo e fuori
del tempo (vedi per esempio alla nascita di Gesù nel tempo, Luca
2:13, e fuori del tempo quando l'Agnello siede sul trono, Apoc.
5:8-9).
IL
RUOLO DI LUCIFERO
Quando
Dio crea Lucifero (questa l'interpretazione data da molti studiosi
che si basano sui testi di Isaia 14:9-15 ed Ezechiele 28:11-19),
mette al suo servizio "flauti e tamburi"; ripeto, al suo servizio,
quindi Dio dà a Lucifero il ruolo di "responsabile della lode
e dell'adorazione". Cosa succede allora quando Lucifero cade,
trascinandosi dietro un terzo degli angeli? Che il posto del responsabile
della lode rimane vacante: possiamo immaginare che in cielo, per
un tempo, vi sia stato silenzio... e qui si inserisce la Chiesa,
cioè noi. La Chiesa prende il posto di Lucifero, ed in questo
diviene un pubblico spettacolo di fronte a principati e podestà,
ed agli angeli perplessi, che "vorrebbero guardare dentro a questa
situazione" che non riescono a capire (I°Pietro 1:12). Dalla polvere,
Dio si trae un popolo che Lo loda, Egli che "chiama le cose che
non sono" e le fa essere! (Salmo 102:18-22 e Isaia 43:21). E questa
creazione fatta dal fango della terra fa "mangiare la polvere"
a Satana (Gen. 3:14, Isa. 65:25). Capite ora il ruolo della musica?
Dio vuole che ci sia musica nel Suo popolo. E' un linguaggio che
Dio ha scelto, e che Lui vuole che noi usiamo.
LA
CONSAPEVOLEZZA DEL NOSTRO RUOLO
Una
delle più grandi macchinazioni di Satana è stata il cercare di
togliere la gioia dal popolo di Dio. Lo fa con Davide, quando
danzò davanti all'arca del patto, lo fa nelle persecuzioni e nelle
deportazioni, dove la tristezza prende il posto della gioia (Salmo
137). Lo fa ancora adesso, quando cerca di convincerci a rimanere
ancorati a "vecchi modelli" per tanti motivi:
Tradizione:
"si sono sempre cantati questi cantici, perchè abbandonarli?"
(Cantate all'Eterno un cantico nuovo - Salmo 98:1...)
Immobilismo:
"Dio non guarda alla bravura, ma al cuore; che bisogno c'è di
impegnarsi troppo? Mica saremo presuntuosi?" (Suonate maestrevolmente
con giubilo - Salmo 33:3)
Paura
di scandalizzare: "non c'è bisogno di fare tutto questo strepito...
il Signore non è mica sordo!" (dimenticandoci che la parola hallal
, da cui viene "alleluia", vuol dire "fare rumore festoso", e
che in I°Cronache 15:16 Davide ordina ai Leviti musicisti di "suonare
in modo vigoroso"; vedi anche Salmo 95:1, 100 e 118:15)
Paura
di sbagliare: "il rock è satanico, la danza mette in mostra il
corpo, se faccio un assolo di chitarra può sembrare che mi atteggio,
se sorrido mentre canto sembro un protagonista, se dico alla gente
di alzarsi e battere le mani voglio fare l'attore..." (E Davide
danzava a tutta forza; 2 Samuele 6:14); non siamo noi credenti
che vogliamo scimmiottare il mondo, se proviamo a fare stili diversi
di musica o ad introdurre nuove arti nella nostra adorazione,
piuttosto è il contrario: noi dobbiamo riappropriarci di tutte
le forme di arte che il demonio, essendo il principe di questa
terra, ha usato per i suoi fini, rubandole alla gloria di Dio,
che però rimane l'unico vero creatore e creativo (Apocalisse 4:11);
Satana non crea niente, può solo rubare e rovinare, come ha fatto
tra l'altro per tanti tipi di musica.
Ma
allora, qual è l'atteggiamento giusto per cantare a Dio?
Tenetevi, perchè questa è forte!!!
COME
DEI CONDANNATI A MORTE...
...RESI
LIBERI PER GRAZIA...
...E
PROCLAMATI SACERDOTI E RE!
Fate
vostra questa realtà, e come canterete ora all'Eterno? con la
faccia mogia mogia? Se eravamo condannati a morte e siamo stati
liberati, già questo sarebbe sufficiente per cantare con gioia
e strepitare, ma... siamo stati fatti sacerdoti e re! Chi vi può
fermare ora? Come canterete da oggi in poi? Ecco la consapevolezza
del nostro ruolo nella musica; quando acquistiamo questa, tutto
il nostro atteggiamento verso il canto cambia, ed anche i risultati
della nostra adorazione: quando impariamo a lodare ed adorare,
noi vediamo "il volto di Dio"!!! (Salmo 89:15 "Beato il popolo
che conosce il grido di giubilo; esso cammina, o Eterno, alla
luce del Tuo volto; festeggia del continuo nel Tuo nome, ed è
esaltato dalla Tua giustizia...")
[tratto
dal sito della Chiesa apostolica]
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