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Giovedì 7 agosto 2003 - notizie

Ancora una volta ottimo il lavoro di Davide Tatriele, Davide Martella e Michele Falcone.

La terza edizione del Campo sulla musica (svoltosi nella solita, splendida cornice di Poggio Ubertini tra il 30 luglio e il 6agosto 2003) verrà probabilmente ricordata come l'edizione della maturità: dopo il primo anno, vissuto da organizzatori e campisti quasi come un esperimento, e dopo l'entusiasmante "bis" del 2002, quest'anno il Campo ha cominciato ad assumere alcuni caratteri che, probabilmente, lo distingueranno rispetto ad altre esperienze simili proposte negli ultimi anni nell'ambiente evangelico italiano.
Innanzitutto per il target, con una fascia d'età più alta rispetto alle edizioni precedenti. Campisti più "posati", quindi, e allo stesso tempo più esigenti sul piano tecnico, pronti ad assimilare la maggior parte possibile delle informazioni dai corsi proposti.


I seminari, quest'anno, si sono concentrati su tre indirizzi: chitarra, voce e composizione.
Nel primo e nel secondo caso i corsi sono stati suddivisi in due classi, in modo da dare possibilità di apprendimento ai principianti ma senza rallentare il perfezionamento a chi aveva già partecipato alle precedenti edizioni.
A impartire le lezioni, un insegnante di notevole valore: Alessandro Esposito, insieme a Sonia Martella, ha seguito gli aspiranti chitarristi; Lidia Genta (solista di Gospelsound e Free Voices) e Rosa Battista (maestra di canto di caratura internazionale, nonché direttore dei Continental Singers italiani) hanno curato le voci di coloro che hanno seguito i seminari di canto; il maestro Fabio Ambrosino,forte delle sue esperienze da arrangiatore per il Festival di Sanremo e di direttore d'orchestra nell'ambito del Festival di Napoli, ha spiegato le tecniche che sottendono la realizzazione di un buon brano musicale.

Oltre a questi seminari, si sono tenuti anche una serie di "talk" quotidiani, corsi in pillole su materie attinenti il settore musicale: l'artista statunitense Steve Garrett ha dato indicazioni su come preparare - spiritualmente e tecnicamente - un concerto, Giorgio Ammirabile e Michele Papadia hanno svelato i segreti dello stile gospel, mentre la redazione di musicacristiana.it ha richiamato l'attenzione dei presenti sull'importanza della comunicazione e di saper promuovere la propria attività artistica.
Interessante innesto di questa edizione, due corsi sulla vita e le opere di due musicisti cristiani del passato, Johann Sebastian Bach e Georg Frideric Handel, a cura di Giovanni Spadafora.
Non sono mancati comunque nemmeno quest'anno gli studi "generalisti", portati da Marvin Oxenham (con il suo solito stile frizzante ha parlato del pericolo di vivere una fede ipocrita), Giuseppe Barbanotti ed Eliseo Longo, con un commento sul Salmo 150.


Immancabili anche i concerti serali. Entusiasmo la prima sera per Mia Cooper, cantante gospel che vive ormai da anni in Italia, che insieme a Giorgio Ammirabile ha proposto una serata di qualità; i Gospelsound hanno proposto una serata diversa dal solito, dove ognuno di loro ha avuto uno spazio per parlare di sé in musica; Giuseppe Cascu, proponendo i brani del suo nuovo disco (purtroppo con le basi) ha fatto il suo esordio ufficiale sulla scena musicale evangelica italiana (bello il suo acustico sulla originale "Aveva ragione Bruno"). Buona performance anche quella dei Free Voices di Asti, capitanati da Lidia Genta, in versione ridotta ma comunque convincenti. Ralph Van Manen, "star" dell'edizione 2002, è apparso quest'anno più appannato e poco in contatto con il pubblico di campisti, mentre grande successo, artistico e sul piano dei rapporti umani, lo ha raccolto Steve Garrett, artista cristiano forse un po' monotono nel suo repertorio, ma capace di distinguersi per il suo carisma nel tenere il palco e nel condurre i momenti di lode. Grande riscontro anche per la Serata talenti, dove gli stessi campisti si hanno potuto esprimere, in certi casi per la prima volta, i loro doni musicali davanti a un pubblico.


E non sono mancati nemmeno i momenti informali: riuniti in gruppetti attorno a una chitarra, alla sera, i campisti si sono dati a improvvisazioni e piacevoli diversivi musicali utili anche a stringere nuove amicizie e a cementare i rapporti nati nel corso delle scorse edizioni.




Paolo Jugovac


Per altre notizie in merito al Campo sulla musica 2003:
- Presentazione
- ll programma

 

 

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